“Il talento della rondine”, M. Bussola, 2025 - Lapis&Notes 7-8/2025

“Il talento della rondine”, M. Bussola, 2025
“Il talento della rondine”, M. Bussola, 2025
02/07/2025





 

Qual è il vero talento? Quello che ti è stato dato o quello che scegli di inseguire, contro tutto e tutti?

 

 

 

 

 

Ne “Il talento della rondine”, che proponiamo come lettura estiva, Matteo Bussola - scrittore, fumettista e speaker radiofonico - racconta la storia di Brando, Ettore e Mirta, tre adolescenti che si interrogano sui propri limiti e margini di miglioramento, su cosa sia la passione e cosa il talento, tra le ingerenze dei genitori, le aspettative della società e il desiderio di essere, semplicemente, liberi. 

Vorrei mettere in scena una storia che risponda una domanda fondamentale: che cos'è il talento? È cogliere quello che la vita ti ha dato e metterlo a frutto, o andare in direzione ostinata e contraria? Perché la vita, oltre il talento, ci dona anche il desiderio. (…) Quando le due cose possono coincidere? Fare con facilità ciò che riesce difficile agli altri, ecco cos'è il talento. Fare con fatica ciò che riesce facile ai talentuosi, ecco cos’è il coraggio”. 

Brando è nato per la danza, gli vengono spontanei movimenti che ad altri costano ore e ore di lavoro e i risultati lasciano tutti a bocca aperta. Eppure, se dovesse indicare la sua passione, Brando sceglierebbe il disegno, anche se con una matita in mano non eccelle. Ettore è l’opposto: per lui la danza significa ostinazione e fatica mentre disegna con istinto e grazia, come se fosse la cosa più semplice al mondo. 

I due sono così simili, Brando ed Ettore, molto amici e un po’ rivali. “Entrambi sognavano di diventare ciò che volevano attraverso la strada più difficile: non il talento con cui erano nati, ma la passione che avevano scelto”: questo porta Brando ed Ettore a stringere un legame immediato. Si sostengono e si spronano a migliorarsi, complice anche l’arrivo di Mirta, fantasiosa e libera, con passione e talento per la fotografia: dapprima un passatempo, poi un modo per aiutare i nuovi amici a guardarsi con altri occhi. 

Quel che nessuno di loro tre sa – ma che l’autore racconta ai suoi lettori – è che sia Brando sia Ettore portano con sé un fardello importante, una storia familiare che pesa e che ha plasmato almeno in parte il carattere di ognuno di loro. Eppure c’è una grande differenza tra i due protagonisti: Brando ha chiari gli obiettivi che deve raggiungere per accontentare sua madre; Ettore, al contrario, sente quali obiettivi vuole raggiungere, a dispetto di suo padre. 

Un libro autentico, tratto da esperienze personali, una riflessione sulla vita e identità di ognuno. Forse il vero talento è trovare il proprio passo e condividerlo con chi si ama.

Buona lettura!

 

Se hai letto un libro particolarmente interessante e stimolante, di natura manageriale o crescita personale, manda la segnalazione a stratinnov@stratinnov.it.

Lo inseriremo nei prossimi numeri della nostra rubrica Lapis&Notes. Grazie!