La chiave per un’innovazione di successo? Pensa al contesto

18/05/2020
Recentemente, riflettendo sulla parola contesto riferita al processo d’innovazione, ho realizzato che, il più delle volte, il pensiero si focalizza automaticamente su come favorire le condizioni di entusiasmo e supporto che, all’interno dell’azienda, creano un substrato fertile perché l’innovazione si esprima al meglio.
Meno frequentemente, la parola contesto ci induce a riflettere sulle condizioni, esterne all’azienda, che accoglieranno i risultati degli sforzi d’innovazione, determinandone il successo – o l’insuccesso – sul mercato.
Il Contesto, interno o esterno che sia, è una delle quattro C dell’innovazione: Competenze, Collaborazione e Cultura.
Il contesto ci permette di inquadrare i macro fenomeni, che si traducono in leve di creatività, per progettare nuovi prodotti e tecnologie al passo con i cambiamenti, così come ci stimola a intravvedere le traiettorie d’innovazione possibili per l’azienda.


A caccia di opportunità
Il primo passo verso una nuova idea è il più oneroso, in termini di sforzo e di costo.
Ciò di cui le aziende hanno bisogno per avere successo in un mercato competitivo è un’indicazione della traiettoria sulla quale orientare i propri sforzi d’innovazione e individuare dove si può nascondere un’idea vincente. Questo significa integrare la comprensione dell’ambiente competitivo, dei bisogni del mercato e dei propri clienti. Tuttavia ciò può non bastare.
Comprendere i driver del mercato di riferimento e immaginarne l’evoluzione nel breve, medio e lungo periodo permette di riflettere sulle future generazioni di prodotto e di servizio, quelle che risponderanno ai bisogni espressi o anticiperanno quelli ancora latenti. Ci permette inoltre di ripensare al nostro attuale modello di business e ai processi che possono essere il limite intrinseco al cambiamento.
E dunque perché non aggiungere un elemento in più: ipotizzare degli scenari futuri per saggiarne l’impatto.
La conoscenza del contesto ci stimola a essere visionari, a fare previsioni e congetture su ciò che potrebbe verosimilmente accadere (non su ciò che certamente accadrà) e a immaginare nuove aree di opportunità di business al momento impensabili.
I dati e le informazioni permettono di conoscere in maniera più approfondita i clienti e, quindi, fare delle proposte di prodotto e di servizio coerenti.
Una gran parte degli elementi di conoscenza che servono per ricostruire il contesto è spesso già patrimonio delle aziende. Localizzarli e farli emergere può essere un’operazione di una certa complessità.
Renderli parlanti lo è ancora di più: questo accade perché ogni funzione aziendale utilizza un proprio gergo di comunicazione che deriva, e si traduce, nei dati e nelle informazioni che crea e dei quali si alimenta per i propri usi.
Per far sì che la conoscenza possa supportare il ragionamento di tante persone di diverse funzioni affinché si evidenzi una direzione comune - come ad esempio durante un Innovation Workshop o una sessione di Roadmapping - occorre condividerla con un linguaggio neutro. Può essere utile, allora, far preparare il materiale di supporto da chi ha una specifica abilità nel trattare le informazioni anche se, a volte, è meno addentro agli aspetti tecnici.
Così facendo ci si renderà anche conto di quali sono i vuoti informativi da colmare e si potranno ricercare informazioni e dati per completare il quadro del contesto attuale e immaginarne l’evoluzione.

Priorità e miglioramento
Mantenere nel tempo il contatto con il contesto e monitorarne l’evoluzione agevola le aziende anche in quelle fasi del processo d’innovazione che seguono la generazione delle idee. Così facendo, si potranno adottare dei parametri condivisi per valutare il potenziale incrementale di un prodotto o di un servizio, già nelle prime fasi del processo d’innovazione.
Nessun processo d’innovazione nasce con tutte le risposte in tasca ma è praticamente impossibile individuare nuove opzioni strategiche basandosi su test empirici astratti dal contesto.
Il Contesto, come si diceva all'inizio, è una delle quattro C dell'innovazione: Competenze, Collaborazione e Cultura.
Il prossimo 20 maggio avremo modo di affrontare il tema della Cultura e organizzazione a supporto dell’innovazione in un webinar gratuito.