Saggi suggerimenti per non prendere decisioni sbagliate

16/06/2021
Abbiamo tratto qualche spunto da un articolo pubblicato da Shane Harris sul suo fs.blog:

1. Non riusciamo ad imparare
Consideriamo la persona che ci siede accanto al lavoro, che ha vent'anni di esperienza ma continua a ripetere sempre gli stessi errori? In realtà non ha vent'anni di esperienza ma un anno di esperienza ripetuto venti volte. Se non si impara, non si può migliorare.
Per imparare veramente dalle nostre esperienze, dobbiamo riflettere. La riflessione deve essere parte del processo, non qualcosa da fare se si ha tempo. Evitiamo la scusa di essere troppo occupati: solo la riflessione ci permette di distillare l'esperienza in qualcosa da cui possiamo imparare per prendere decisioni migliori in futuro.


Segnali di avvertimento che non stiamo imparando:
  • Siamo troppo occupati per riflettere.
  • Non teniamo traccia delle nostre decisioni.
  • Non riusciamo a calibrare il nostro processo decisionale.
Suggerimento: tenere un diario degli apprendimenti; dedicare uno spazio quotidiano alla riflessione.
2. Ci concentriamo sull’apparenza piuttosto che sui risultati
La nostra programmazione evolutiva ci condiziona a fare ciò che è facile rispetto a ciò che è giusto. Dopotutto, spesso è più facile apparire virtuosi che esserlo effettivamente.
Segnali di avvertimento che ci stiamo concentrando sulle apparenze:
  • Pensiamo a come difendere la nostra decisione e non condividiamo ciò che sappiamo.
  • Scegliamo consapevolmente ciò che è difendibile rispetto a ciò che è giusto.
  • Prenderemmo una decisione diversa se fossimo al comando
  • Ci sorprendiamo a dire che questo è ciò che vorrebbe il nostro capo.
Suggerimento: prendiamo decisioni come se fossimo al comando.
Evitare decisioni sbagliate è importante quanto prenderne di buone.
Osservare i segnali di pericolo, riflettere, fissare alcune regole per i propri processi decisionali serve a non fare affidamento sulla fortuna per ottenere buoni risultati.
 
Per gli altri suggerimenti vi rimandiamo all’ articolo pubblicato da Shane Harris sul suo fs.blog